mercoledì 19 giugno 2013

MEMORIAL BRERA: Ma era la Bregnanese?

Una brutta, bruttissima Bregnanese è uscita sconfitta dalla seconda partita del Memorial “Gianni Brera”. L’ennesima partita con gli avversari “storici” è coincisa con la più brutta prestazione stagionale.
Un vero peccato perché la squadra in campo era la stessa di due giorni fa, quella che con il cuore aveva lottato fino al fischio finale.
Quando si giocano partite così si è subito sommersi dalle critiche e tutti, dal primo all’ultimo, anche la persona che di calcio non ha mai capito niente, si sente in dovere di dire la sua: “…. eh, ma loro correvano, erano veloci, noi non corriamo, siamo inchiodati a terra ….“.
Forse siamo abituati a vedere i ragazzi come fonti inesauribili di energia, come se fossero caricati a molla e  sempre pronti a dare il massimo  e carichi davanti a qualsiasi impegno a qualunque ora.
Ma non è così… durante il giorno, in qualsiasi attività in cui siamo impegnati, sprechiamo energia  e lentamente il nostro serbatoio si scarica e, alla sera è praticamente vuoto ed ha bisogno di essere ricaricato.  Se siamo stati bravi a risparmiare un po’ di energia possiamo pensare di poterla sfruttare per dare il massimo, ma se siamo in riserva e la lucina gialla si è già accesa diventa molto difficile chiedere al nostro corpo quello che non può darci.
E ieri sera è successo esattamente questo… gli sguardi dei ragazzi rivolti alla panchina valevano più di mille parole….stralunati,  le gambe non giravano, le cose più elementari diventavano difficili, il pallone era così pesante che sulle rimesse dal fondo non arrivava neanche a centrocampo, gli avversari sembravano giocare in quindici, non in undici…. Avremmo voluto  aiutarli….ma come? Sappiamo che avrebbero voluto gettare il cuore oltre l’ostacolo ma questa volta non ce la facevano proprio.
Purtroppo a quell’età non è facile capire come  gestire le proprie forze e la propria energia, in qualsiasi attività (Grest, piscina, ecc) non si risparmia, non rientra nella logica di un ragazzino di 13 anni e deve essere aiutato a farlo.
Un altro punto importate è poi quello dell'alimentazione che deve compensare, attraverso un apporto adeguato di nutrienti, il consumo di energia. Molto spesso (e dai discorsi dei ragazzi nello spogliatoio vengono fuori queste cose) si commettono dei gravi errori legati all’alimentazione  come terminare di mangiare quando manca troppo poco tempo all'inizio della partita oppure arrivare praticamente a digiuno.  Se l'intervallo tra la fine del pasto e l'inizio del riscaldamento pre-partita è eccessivamente breve (e/o si sono assunti cibi errati o mal combinati), si possono avvertire sia problemi gastrici (pesantezza, nausea, vomito), sia problemi generali (giramenti di testa, perdita delle forze). Questo perché una grossa quantità di sangue viene impegnata dal  sistema digerente (ancora alle prese con la digestione) e diminuisce di conseguenza il flusso diretto ai muscoli e al cervello.
Se si fa passare troppo tempo tra il pasto e la partita si rischia invece di avere poco zucchero nel sangue ed il risultato è una sensazione di stanchezza muscolare ( le famose… gambe molli).

Il momento migliore per alimentarsi è di almeno 3 ore prima dell'inizio del riscaldamento pre-partita preferendo, senza entrare troppo nel merito, i cibi ricchi di carboidrati come  pasta, riso, pane, patate e carote…… I cibi grassi, i fritti, gli insaccati e la carne di maiale non ci aiutano certo a dare il massimo…

Magari noi genitori, prestando un  po’ più di attenzione, possiamo aiutare  i nostri ragazzi a preparare ed affrontare  in futuro la partita nelle migliori condizioni possibili dando il meglio e sfoderando quelle grandi prestazioni alle quali ci hanno ormai da tempo abituati.
FORZA RAGAZZI!!!

2 commenti:

  1. Mi dispiace leggere e sentire determinate affermazioni soprattutto xk è evidente che si è perso di vista il fatto che"noi siamo genitori"..genitori di ragazzi che hanno diritto "AL GIOCO"! diritto di praticare uno sport, diritto ai giusti tempi di riposo..che siano grest o quant altro...ma soprattutto hanno DIRITTO DI NN ESSERE X FORZA DEI CAMPIONI E DI CONTINUARE A DIVERTIRSI!....senza sentire il PESO della prestazione e l ANSIA della vittoria!!!!Ricordiamoci inoltre che alla pari dei diritti dei nostri figli ci sono i DOVERI di noi genitori..ovvero...responsabilizzarli educandoli al RISPETTO della Società..degli allenatori..degli accompagnatori e dei compagni di squadra..ma soprattutto nn dimentichiamoci che comunque sono sempre dei RAGAZZI e vanno rispettati come tali!! Susy Ponzin

    RispondiElimina